La testimonianza di Antonio Iodice nei Corpi Europei di Solidarietà in Turchia
Quando ho scelto di partire per un’esperienza di volontariato ad Ankara ho avuto parecchie resistenze, anche dalla mia famiglia. Per molte persone la Turchia è un paese troppo diverso dal nostro, a tratti pericoloso. Ho scelto di venire qui proprio per cancellare tutti i pregiudizi che ci portiamo dietro dall’Italia e dall’Europa in generale, volevo toccare con mano cosa significasse vivere in Anatolia.
Ho scelto Ankara perché è la capitale, da qui puoi vedere un po’ tutte le sfumature della cultura del Paese. Il mio progetto riguardava lo sport e l’educazione con i bambini. Abbiamo svolto diversi laboratori, dalla piscina al tennis alle lezioni di inglese in aula, è stato emozionante.
L’associazione che ci ha accolti, Genç Girisim, è stata davvero incredibile. Dal nostro coordinatore Berke alla presidentessa Belgin, fino a tutti i membri locali dell’organizzazione che ci hanno accompagnati in questo percorso senza mai lasciarci e senza mai farci pentire della scelta fatta. Lo stesso per la nostra organizzazione italiana, il Comitato d’Intesa, dai training pre partenza alle raccomandazioni sul progetto.
Conoscere i proprietari di piccoli negozi, parlare con i ragazzi che lottano per un futuro migliore, stare tra i bambini e tra i rifugiati di guerra, ascoltare le loro storie. Questa è stata una delle parti più incredibili di questo viaggio.
Da oggi sono un ragazzo diverso, posso guardare il mondo in un altro modo. Posso dire ai giovani che mi circondano di mettere da parte pregiudizi e di vivere le esperienze che ci sembrano difficili da affrontare. Ogni paese nel mondo è diverso. Ogni persona e ogni cultura hanno bisogno di essere ascoltate e vissute. Partite per un’esperienza di volontariato all’estero, non ve ne pentirete!
Antonio Iodice