Educare i giovani del territorio alla sostenibilità. È questo l’obiettivo del nuovo progetto dal titolo “GENERATION FOR REGENERATION. Educare in rete per la svolta ecologica” promosso dal Comitato d’Intesa di Belluno e finanziato da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando FORMAT.
Il fine dell’iniziativa è quello di promuovere l’educazione tra i giovani ai nuovi paradigmi della sostenibilità, secondo un approccio integrato di sviluppo delle capacità (capacity building), coinvolgendo i partecipanti in attività progettate per stimolare l’apprendimento attraverso l’esperienza.
«Il progetto ambisce a tradurre su scala locale le priorità sancite a livello internazionale dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e, a livello europeo, dalla Strategia dell’UE per la Gioventù 2019-2027», spiegano i promotori. «La logica è collaborativa: tutti i soggetti coinvolti nella rete mettono a disposizione dei giovani del territorio saperi, competenze ed esperienze».
Il progetto avrà una durata di due anni e coinvolge molte realtà del territorio: con il Comitato d’Intesa, capofila, vi saranno come partner: Cantiere della Provvidenza Società Persona Ambiente Cooperativa sociale Onlus, Associazione Gruppi Insieme Si Può… Onlus – ONG, Cooperativa Portaperta Sociale Onlus IS, Associazione Bellunesi nel Mondo APS, Associazione Amici delle Scuole in Rete APS.
Il progetto si traduce nell’implementazione di una serie di percorsi integrati di educazione ambientale all’interno e all’esterno delle aule scolastiche e di attivismo civico con modalità educative alla pari (peer to peer), e prevede la sperimentazione di strumenti didattici innovativi, anche digitali, tutti legati alla sfera dell’educazione non formale. Si prevede il coinvolgimento di oltre 800 studenti frequentanti istituti di ogni ordine e grado della provincia di Belluno (oltre 50 le classi raggiunte), che saranno coinvolti in attività laboratoriali, uscite didattiche ed incontri pubblici.
“Gli interventi in aula saranno differenziati in base all’età degli studenti” spiegano i promotori “Per le scuole primarie si adotterà una modalità educativa basata su un approccio ludico ed esperienziale; per le secondarie sono previsti ulteriori approfondimenti scientifici dei fenomeni trattati. La sfida è quella di far comprendere precocemente, fin dalla prima infanzia, gli effetti che i nostri stili di vita producono sull’ambiente e le azioni concrete che si possano adottare per mitigare gli effetti del cambiamento climatico”.
Alla fase di formazione seguirà un successivo momento di capacitazione, che si concretizzerà nel mobilitare e responsabilizzare i giovani nell’implementazione di iniziative concrete di divulgazione e di volontariato ambientale sostenibili nel tempo ad opera di gruppi operativi di giovani under 30 (Green Ambassador), che si faranno promotori di svariate iniziative di divulgazione ambientale: dall’ideazione di nuove rubriche radiofoniche, alla realizzazione di corsi di e-learning e di campagne di sensibilizzazione e di advocacy sulle tematiche ambientali.
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