LA CASA DEL VOLONTARIATO “VALENTINO DEL FABBRO”
Si trova nel centro storico della città di Belluno, facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico, in prossimità di alcune fra le principali istituzioni provinciali: Prefettura, Amministrazione Provinciale, Comune di Belluno, Vescovado, Ufficio Scolastico Territoriale, Associazione Industriali etc. È dotata di parcheggio riservato per le persone con disabilità o con ridotta mobilità e tutti i locali dei tre piani sono stati resi accessibili.
- PIANO TERRA: vi trovano posto la Reception, gli uffici operativi del Comitato d’Intesa, lo Sportello Amministrazione di Sostegno, la Saletta Riunioni “Renzo Stefano Mattei” e gli uffici di 6 associazioni: LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), UNICEF Comitato Provinciale di Belluno, ACAT Belluno (Associazione Club Alcolisti in Trattamento), Belluno Donna, Jabar e ADB (Associazione Diabetici Belluno).
- PRIMO PIANO: ospita la Direzione e gli Uffici del CSV (Centro Servizi per il Volontariato Belluno Treviso).
- SECONDO PIANO: vi trovano posto la Sala Riunioni “Valentino Dal Fabbro”, un Appartamento destinato all’ospitalità dei giovani in Servizio Civile Europeo e una per volontari in SVE, una Casa Domotica utilizzata come “palestra di autonomia” per le persone con disabilità, e l’ufficio dell’ ANFFAS Belluno (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale).
STORIA DELLA CASA
Nel mese di giugno 1996 l’amministrazione comunale di Belluno ha concesso al Comitato d’Intesa in comodato d’uso il palazzo dell’ex Pretura di via del Piave n. 5 a Belluno, con l’obiettivo di dare una sede allo stesso Comitato, ad altre associazioni di volontariato prive di sede, nonché al Csv che stava costituendosi (avvio 1° febbraio 1997). La sede come consegnata era utilizzabile solo al piano terra e in parte al primo piano, ma non rispondeva pienamente alle necessità di sede e spazi delle associazioni di volontariato, oltre che a quelli della sicurezza, accessibilità e piena fruibilità di tutto l’edificio (non c’era l’ascensore ed il secondo piano era completamente non utilizzabile).
Nel corso degli anni l’edificio ha subito cospicui interventi di ristrutturazione tutti coordinati dal Comitato d’Intesa. I finanziamenti sono stati ottenuti presentando idonee richieste di contributo a diversi enti erogatori, in particolare alla Fondazione Cariverona ed alla Regione del Veneto, che hanno permesso di realizzare l’obiettivo generale definito dal consiglio direttivo grazie anche all’apporto del progettista architetto Alberto Alpago Novello: rendere accessibile l’edificio in tutti i suoi piani, adempiere alla norma sulla sicurezza, ottimizzare gli spazi per poter accogliere il maggior numero di organizzazioni possibili, realizzare delle risposte innovative ad alcuni bisogni. Il tutto in un quadro di salvaguardia del valore storico dell’edificio in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali.
Il primo intervento fu necessario per rendere tutti i piani accessibili alle persone in carrozzina ed anziane ed era propedeutico a tutti gli altri interventi. A partire dal 1998 si sono susseguiti numerosi interventi di miglioramento che hanno avuto costi pari a circa € 388.000,00 in gran parte coperti da contributi di diversi enti erogatori (Fondazione Cariverona, Centro Studi Prisma, Provincia di Belluno, Csv di Belluno, Regione del Veneto, Comitato di Gestione Fondo Speciale Volontariato, Enel Cuore, Federazione Italiana Bocce Comitato di Belluno).
Sin dall’occupazione dell’edificio, il Comitato d’Intesa si è posto l’obiettivo della sua massima valorizzazione, concependolo sia come casa delle associazioni, sia come luogo dove sperimentare forme di aggregazione, integrazione, confronto e scambio di idee e progettualità. Ora la sede centrale è funzionante e costituisce un patrimonio a disposizione delle Odv del territorio. Necessitano tuttavia ulteriori interventi di manutenzione straordinaria per il necessario aggiornamento degli impianti e altri interventi di ristrutturazione (intonaci esterni, terrazze e tetto in primis).
Per l’allestimento dei vari spazi della Casa, il Comitato d’Intesa e le associazioni ospiti hanno potuto beneficiare nel tempo di vare donazioni, in particolare dall’INPS di Belluno, dall’ENEL di Belluno, dall’ABVS (Associazione Bellunese Volontari del Sangue), da Assindustria Belluno e e da privati). Per l’acquisto di attrezzature e automezzi, alcune aziende hanno praticato prezzi scontati. Anche in occasioni di iniziative, di manifestazioni e altro si sono riscontrate sensibilità e disponibilità da parte di operatori privati.
VISITATORI
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