“Tra il 17 e il 21 luglio 2023 ho avuto la possibilità di partecipare come group leader all’iniziativa di youth training promossa dal Comitato d’Intesa nel contesto nel contesto del progetto REACH+, finanziato dal programma Erasmus+, che si prefigge di creare una rete di supporto a livello europeo per sostenere e raggiungere persone LGBTQIA+ che vivono in aree rurali. Lo scambio si è svolto a Cabrera de Mar, poco lontano da Barcellona, ed ha avuto come tema il digital storytelling, ovvero la capacità di esprimere le proprie storie, i propri pensieri e le proprie esperienze su piattaforme digitali, utilizzando gli strumenti e le modalità appropriate alla creazione di contenuti.
Prima della partenza è ci è stato fornito un breve corso di digital storytelling attraverso la piattaforma online Moodle, con lo scopo di prepararci alle attività che avremo svolto in Spagna e di poter fornire feedback utile per un suo futuro miglioramento. Uno degli obiettivi di REACH+, infatti, è quello di rendere disponibile questo corso a chiunque senta il bisogno di approfondire le proprie conoscenze e abilità di narrazione digitale, soprattutto per quanto riguarda il mondo LGBTQIA+.
Durante lo youth training vero e proprio abbiamo svolto svariate attività sia riflessive che pratiche pensate per stimolare la nostra creatività e favorire scambi produttivi di conoscenza nel contesto del raccontare e raccontarsi sulle piattaforme digitali e non solo. Due momenti esemplificativi sono stati, a mio parere, l’esercizio di scrittura creativa basato sulla classica struttura narrativa del “viaggio dell’eroe” a staffetta, creando una serie di caotiche ma affascinanti storie comunitarie e lo scambio a piccoli gruppi riguardo le nostre conoscenze sugli strumenti digitali a disposizione per la creazione di contenuti online. L’espressione finale delle nuove e/o consolidate abilità incoraggiate dalle attività si è realizzata nella creazione di un piccolo prodotto di narrazione digitale – una foto, un video, un post – che fosse in grado di raccontare una storia alla quale avevamo lavorato durante le giornate precedenti, condivisibile tramite social media.
Ciò che ha reso, a mio parere, particolarmente memorabile e prezioso il tempo passato a Cabrera de Mar è stata l’atmosfera che si è creata all’interno del gruppo di lavoro, che ha favorito produttività e svago in egual misura, creando un ambiente stimolante e piacevole. Il tema delle storie da e per persone LGBTQIA+ in aree rurali e non solo è stato trattato con il rispetto, l’attenzione e la sensibilità che merita, dando spazio sia alla condivisione personale che all’apertura verso realtà prima sconosciute.
Consiglio caldamente a chiunque di considerare la possibilità di partecipare ad un’esperienza come questa e ringrazio il Comitato d’Intesa per avermi permesso di prendere parte alle attività a Cabrera de Mar.”
Anna Dal Pont